Il 10 Agosto 2016, nella splendida chiesa di San Michele a Varignano di Arco (TN), in occasione del festival “Contemporanea”, organizzato dal Comune di Arco, Ensemble Arco Antiqua ha eseguito la Missa “L’homme Armé” dal IV libro delle Messe di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 ca. – 1594).
L’Ensemble Arco Antiqua, diretto dal M° Guido Trebo, ha presentato una lettura particolarmente originale dell’opera di Palestrina. L’esecuzione ha infatti preso spunto dai contatti intercorsi tra il prenestino e le famiglie d’Arco e Gonzaga (casate che avevano tessuto reciprocamente diverse alleanze matrimoniali), coniugandoli con la ricca documentazione iconografica offerta dalle chiese e dai palazzi storici del territorio della città di Arco dove si teneva il concerto. Ensemble Arco Antiqua ha presentato una Missa “L’homme Armé” ricca di fascino, con l’uso di strumenti come il cornetto, il trombone, la bombarda e la presenza di ricercate “diminuzioni” , composte grazie all’attento studio dei trattati dell’epoca. Non solo voci ed organo, come di norma viene proposto questo repertorio inquadrandolo nella sola tradizione della cappella pontificia, ma un’esecuzione che tiene conto dell’intero panorama musicale offerto dall’Italia dell’epoca. Questa lettura è stata anche suggerita dal fatto che il IV libro delle messe, edito nel 1582, è il primo volume di questo genere edito a Venezia da Gardano . Con questo libro il compositore apriva quindi le sue messe ad un mercato più ampio, teatro di un’editoria di stampo quasi industriale, capace di confezionare libri in tempi rapidi, distribuirli in modo capillare e a costi molto più bassi (e quindi più “vendibili”) rispetto ai libri romani . Si potrà obiettare che una Missa “L’homme Armé” si dovrebbe inserire nel solco di quella tradizione illustre di messe su questa melodia che fu quasi esclusivo appannaggio pontificio-sististino, tuttavia vogliamo ricordare l’eccezionalità della messa del IV libro che non viene presentata come Missa “L’homme armé” ma semplicemente come Missa Quarta (questo permetteva di fatto l’osservanza delle indicazioni post-tridentine, consentendone l’eseguibilità ovunque) e che la stessa non presenta quelle complessità mensurali che invece si riscontrano nella Missa “L’homme armé” a 5 voci del III libro. Se tali complessità hanno fatto pensare a molti studiosi che la messa a 5 voci fosse destinata agli esecutori della Cappella Sistina , potremmo dire che la grande attenzione di Palestrina per la semplificazione nella stesura della messa del IV libro fa pensare ad una destinazione più ampia, al di fuori della ristretta cerchia della Cappella Pontificia.
In omaggio all’ambiente mantovano è stato scelto per l’esecuzione un diapason a 466 con temperamento mesotonico 1/4 di comma .